Associazione Culturale Lavisana
Alla ricerca della storia della nostra terra

Archive for Dicembre, 2011

Il fascismo e la questione altoatesina: un odio etnico dimenticato…

Sul sito “La Rotaliana.it” è stato pubblicato un interessante articolo di Andrea Casna dal titolo “Il fascismo e la questione altoatesina: un odio etnico dimenticato” che ripercorre gli avvenimenti che hanno anticipato tutta questione “alto atesina” che oggi a quasi un secolo di distanza dalle prime schermaglie crea ancora problemi

«Vienna sotto il giogo degli ebrei che sono perfidi e minacciosi»

A seguito dei sanguinosi avvenimenti occorsi a Firenze dove due ambulanti Senegalesi sono stati freddati da un fanatico di estrema destra, è stato pubblicato un interessante articolo di Andrea Casna su “La Rotaliana.it” dal titolo «Vienna sotto il giogo degli ebrei che sono perfidi e minacciosi» che partendo dall’attualità ritorna indietro fino al 1902 quando un giornalista – tale Sardi – riportava degli scritti apparsi sul giornale della Curia Tridentina “La Voce Cattolica” e sul giornale cattolico “Fede e Lavoro” di puro stampo antisemita.

I Thun e la Comunità Rotaliana–Königsberg

La nostra Associazione invita tutta la popolazione alla Mostra storico artistica dal titolo “I Thun e la Comunità Rotaliana–Königsberg” che si svolgerà a Lavis – palazzo de Maffei dal 17 al 30 dicembre 2011 dalle 17:00 alle 19:00.
In particolare siete tutti invitati all’inaugurazione e alla presentazione del libro di Paolo Dalla Torre sabato 17 dicembre ore 18:00

Quei cortili così tristi senza verde

Lunedì 5 dicembre sul quotidiano L’Adige a pagina 5 – Cultura e Società – è comparso un interessante articolo dal titolo “Quei cortili così tristi senza verde” dove viene riportata l’intervista all’agronomo e paesaggista Emanuele Bortolotti  autore del volume  «Il giardino inaspettato» (Electa, 216 pagine, 49 euro).
Bortolotti è stato ospite sabato 3 dicembre scorso della nostra Associazione a Lavis, dove ha parlato della sua particolare visione sul verde urbano. Per l’autore, infatti,
«esiste un enorme potenziale di piccoli spazi e aree private, al di là delle grandi strategie di sviluppo del verde urbano, su cui è possibile lavorare in tempi brevi e tramutare in angoli verdi, in grado di cambiare l’immagine e la fruibilità della città».